Ausili, ortesi e protesi: le tariffe

Il Nomenclatore Tariffario del 1992 conteneva, oltre alla descrizione dei prodotti prescrivibili, anche la tariffa massima che per ciascuno di essi poteva essere corrisposta dalle aziende Usl.

Il Decreto del Ministero della Sanità 27 agosto 1999, n. 332 impone una modalità di fissazione delle tariffe completamente rivoluzionata ed è diversa a seconda del tipo di dispositivo o meglio dell’elenco in cui questo è compreso. Gli elenchi come abbiamo visto sono tre.

Primo elenco (dispositivi su misura o di serie adattati): sono indicate le tariffe massime per ciascun prodotto, tuttavia le regioni possono ridurre queste tariffe fino ad un massimo del venti per cento.
Secondo elenco (ausili tecnici di serie) e terzo elenco (apparecchi assegnati in uso ai disabili): le tariffe vengono determinate mediante “procedure pubbliche di acquisto”; ciò significa che il prezzo viene determinato in base a gare cui partecipano i potenziali fornitori.

Le gare
Le tariffe dei dispositivi prodotti in serie e di quelli acquistati dalle aziende Usl e dati in uso ai disabili, sono determinati “mediante procedure pubbliche di acquisto espletate secondo la normativa vigente.”. Questa è l’indicazione, pur non chiarissima, del regolamento.
Si ritiene che possa trattarsi di gare a trattativa privata, oppure, anche se più improbabile, di appalti concorso. In entrambi i casi, chi indice la gara deve fissare un capitolato, cioè le regole per parteciparvi: le caratteristiche delle forniture richieste, le garanzie, l’eventuale manutenzione, il minimo di costo concesso, la tipologia di ditta ammessa a concorrere e quant’altro il committente ritenga utile.
Si potrebbe ricorrere anche alla licitazione privata che però ha dei costi organizzativi notevoli in quanto richiede la pubblicità nelle gazzette ufficiali e a mezzo stampa.
Queste procedure pubbliche di acquisto sono attivate dalle aziende Usl, anche in forma associata, su direttive della regione di appartenenza.

Le Regioni
Importante in questo processo è il ruolo delle regioni. La competenza principale delle regioni è la fissazione delle tariffe e delle relative procedure pubbliche di acquisto (ad esempio, gare), ma anche quella di individuare standard che garantiscano capillarità nella distribuzione dei prodotti, la qualità degli stessi, e di vigilare sull’applicazione del regolamento in materia di assistenza protesica. Il rischio paventato da alcuni è che il livello e la qualità di queste prestazioni sia assolutamente disomogeneo sul territorio nazionale e che, soprattutto in sede di prima applicazione, vi siano numerosi ritardi e lacune.

 

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