Frazionabilità dei permessi: correzioni dell’INPS
Dopo il recentissimo Messaggio 15995 del 18 giugno 2007 (su cui abbiamo pubblicato un commento), l’INPS torna sulla questione della frazionabilità oraria dei permessi mensili previsti dall’articolo 33 della Legge 104/1992. Le precisazioni espresse nel più recente Messaggio 16866 del 28 giugno 2007 sono assai rilevanti poiché definiscono il numero massimo di ore di permesso lavorativo nel caso questo venga frazionato.
Nel precedente Messaggio l’INPS aveva ammesso la frazionabilità in ore (prima la ammetteva solo in mezze giornate), ponendo il limite massimo a 18 ore mensili.
L’INPS ribadisce ora che il limite massimo previsto opera esclusivamente quando i tre giorni di permesso vengono frazionati, anche parzialmente, in ore. Inoltre precisa che il limite di 18 ore è riferito ai casi in cui l’orario di lavoro sia di 36 ore suddiviso in sei giorni lavorativi.
Per tutti gli altri casi il monte ore massimo va ricalcolato con una formula diversa a seconda che l’orario di lavoro sia fissato su base settimanale (la maggioranza dei casi) o su base plurisettimanale e cioè che vari ciclicamente da una settimana all’altra. L’INPS fissa dunque due formule diverse.
Primo caso e cioè orario di lavoro fissato su base settimanale, la formula è la seguente:
(orario normale di lavoro settimanale/numero dei giorni lavorativi settimanali) x 3
= ore mensili fruibili.
Secondo caso e cioè orario di lavoro fissato su base plurisettimanale, la formula è la seguente:
(orario normale di lavoro medio settimanale /numero medio dei giorni lavorativi settimanali) x 3
= ore mensili fruibili.
- Consulta il testo del Messaggio 16866/2007
- Scarica il nostro foglio di calcolo
9 luglio 2007
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