Con il Messaggio n. 1980 del 23 giugno 2025, l’INPS ha fornito indicazioni sull’attuazione del Decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, modificato dal Decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202 (convertito con modifiche dalla Legge 21 febbraio 2025, n. 15).
Il nuovo assetto normativo prevede che, a partire dal 1° gennaio 2027, l’INPS assuma la gestione esclusiva delle procedure di accertamento della disabilità su tutto il territorio nazionale.
Fase sperimentale: le province coinvolte
La sperimentazione è partita il 1° gennaio 2025 in alcune province selezionate: Catanzaro, Frosinone, Salerno, Brescia, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Sassari e Trieste.
Dal 30 settembre 2025, saranno coinvolte anche: Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, oltre alla Provincia autonoma di Trento e ad Aosta.
La sperimentazione si concluderà il 31 dicembre 2026.
Certificato medico introduttivo: chiarimenti operativi
Le istruzioni per la compilazione e l’invio del certificato medico introduttivo sono state fornite nei Messaggi INPS n. 4014 del 28 novembre 2024, n. 4364 del 19 dicembre 2024 e n. 4512 del 31 dicembre 2024.
I certificati devono essere trasmessi tramite l’applicativo disponibile sul portale INPS, utilizzabile esclusivamente dai medici certificatori.
Nuovo strumento: il certificato medico integrativo
L’INPS ha introdotto una nuova funzionalità che consente di modificare certificati già inviati e ancora nello stato di “presentato”.
Le modifiche generano un documento aggiornato, chiamato certificato medico integrativo, che integra le informazioni già trasmesse.
Quando si utilizza il certificato integrativo
Il nuovo certificato può essere impiegato per:
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aggiornare o modificare diagnosi e prognosi in seguito a variazioni cliniche significative;
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aggiungere nuove patologie emerse successivamente;
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aggiornare le informazioni relative all’intrasportabilità del paziente.
Non è utilizzabile per modificare dati anagrafici, di residenza o di domicilio.
Termini per l’invio e valore temporale
Le integrazioni possono essere effettuate fino alla convocazione a visita da parte dell’INPS.
La data che determina l’avvio del procedimento sanitario e il diritto a eventuali prestazioni rimane quella del primo certificato trasmesso.
Errori nei dati anagrafici: cosa fare
In caso di errori anagrafici che impediscano l’identificazione dell’interessato, il medico deve segnalarli via email a [email protected] , affinché il certificato venga annullato.
Successivamente, potrà essere inviato un nuovo certificato contenente i dati corretti.