Interessante iniziativa adottata dalla Commissione Europea che, in data 6 settembre, ha avanzato un invito a presentare contributi entro la fine del quarto trimestre 2023, per una valutazione di impatto, al fine di adottare, tramite direttiva, la Carta Europea della Disabilità.
I principali portatori di interesse per l’adozione della Carta sono:
- Le persone con disabilità e loro organizzazioni;
- autorità pubbliche (nazionali, regionali e locali) responsabili in materia di: accesso ai servizi, libera circolazione, politiche per le persone con disabilità e, nel caso dei paesi che hanno partecipato al progetto pilota sulla carta europea della disabilità, della gestione del progetto pilota sulla carta europea della disabilità negli Stati membri e produzione della carta;
- contrassegno di parcheggio dell’UE;
- concessione di sovvenzioni ai servizi, ecc.;
- prestatori di servizi nel mercato unico, compresi i fornitori di servizi di trasporto pubblici e privati.
Anche i cittadini che hanno un interesse in questo settore e le persone associate a persone con disabilità (ad esempio familiari, amici, datori di lavoro, ecc.) potrebbero rappresentare un importante pubblico destinatario.
La Carta Europea della Disabilità, non andrà a sostituire quelle nazionali.
Il suo campo di applicazione non riguarderà le prestazioni nel settore della sicurezza sociale/protezione sociale ma darà accesso, alle persone con disabilità, ad una serie di agevolazioni e gratuità per servizi, eventi e luoghi che rientrino in una vastità di ambiti quali cultura, sport, trasporti, parchi divertimento, centri ricreativi e sportivi.
Vuole quindi garantire che ogni cittadino europeo con disabilità, abbia accesso ai trattamenti e alle condizioni preferenziali riconosciuti in questi settori prestabiliti, da ogni Stato Membro ai suoi cittadini con disabilità.
In Italia ad esempio in alcuni musei, il biglietto per l’accompagnatore della persona con disabilità è concesso gratuitamente; pertanto, una volta adottata la Direttiva, questa gratuità sarà possibile anche per chi accompagna un cittadino di un altro paese UE, in possesso della Carta.
Sarà prodotta in formato fisico e digitale, lasciando la scelta al soggetto titolare sulla forma. Le autorità nazionali la rilasceranno, andando così ad integrare i certificati già esistenti. Infatti, i criteri di riconoscimento dello status di disabilità rimarranno di competenza nazionale. Inoltre è previsto che si crei un sistema di regole uniformi anche riguardo al Contrassegno di parcheggio UE che sia vincolante per tutti gli Stati membri.
In particolare questa proposta garantirebbe la possibilità di fornire i contrassegni sia in versione fisica che in versione digitale, stabilirebbe l’obbligo di rendere pubbliche in modalità accessibili le condizioni e le regole per il rilascio o la revoca, in modo tale da garantire che i prestatori di servizi offrano informazioni accessibili sulle condizioni speciali e sul trattamento preferenziale riservati alle persone con disabilità.
Le basi legali della proposta.
Sono diverse le norme dei trattati e delle normative UE che supportano e forniscono base giuridica a questa proposta. Gli articoli 53 e 62 del Trattato sull’Unione Europea che riguardano la fornitura di servizi; rilevano per quanto riguarda il trattamento preferenziale che verrà garantito a chi sarà in possesso della Card, nell’accesso ad essi. Per quanto riguarda i trasporti, l’articolo 91 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea che, tra l’altro, fornisce la necessaria base giuridica ed è alla fonte dell’attuale Contrassegno Europeo. L’articolo 21 sempre del Trattato sul Funzionamento, concede tutela legale per l’accesso a quelle attività che tecnicamente non sono considerate “servizi”. Questo articolo, infatti attribuisce la competenza all’UE, di emanare provvedimenti che vadano a facilitare il diritto di movimento transnazionale dei cittadini europei. Tale proposta, inoltre, coinvolge l’Atto Europeo della Disabilità, (che è al centro di una procedura d’infrazione contro l’Italia per la mancata applicazione, carenza che ha portato, per di più, il Parlamento Europeo ad “accettare “una petizione contro l’Italia, presentata da un nostro cittadino) e la Direttiva 2016/2102, sull’accessibilità digitale. Ulteriormente, questa proposta una volta adottata, servirà ad implementare la legislazione UE sul trasporto pubblico terrestre, marino ed aereo, approvata tra il 2001 e il 2006, che riconosce ai passeggeri con disabilità e mobilità ridotta, il diritto all’assistenza gratuita. La Direttiva Proposta è in linea anche con le norme europee che permettono agli Stati di stabilire riduzioni, prezzi agevolati per il passaggio su strade, tunnel e ponti, in favore di veicoli usati o posseduti dalle persone con disabilità.
Va sottolineato, inoltre, che con essa si vanno a mettere in atto i diritti previsti dalla Convenzione ONU del 2006 e i goals dell’Agenda 2030. La proposta inoltre ha un impatto positivo sul godimento dei Diritti fondamentali riconosciuti dalla Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, in particolare il diritto di partecipare su un piano di parità con gli atri cittadini alla vita sociale, alla loro indipendenza e integrazione sociale (art 26), sul diritto alla non discriminazione (Art 21) e a quanto previsto dall’art 45 della Carta ovvero il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.
Va in aggiunta sottolineato che, la Card già presente nella Strategia 2010-2020, è stabilita tra gli obiettivi, , da raggiungere entro il 2023, della Strategia sui Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030 dell’Unione.
Ci sarà ancora tempo per l’adozione di una eventuale direttiva, ma intanto guardiamo positivamente all’iniziativa.