Sordi: la pensione

La Legge 26 maggio 1970, n. 381 aveva istituito, in favore dei sordomuti, l’assegno mensile di assistenza, provvidenza economica che ha assunto la denominazione di “pensione” con l’articolo 14 septies della Legge 29 febbraio 1980, n. 33.

Va ricordato che l’articolo 1 della Legge 20 febbraio 2006, n. 95 ha stabilito che in tutte le disposizioni legislative vigenti, il termine «sordomuto» è sostituito con l’espressione «sordo».

La medesima disposizione, all’articolo 1 comma 2, ha modificato la precedente definizione di «sordomuto», sostituendo l’articolo 1, comma 2 della Legge 26 maggio 1970, n. 381 con il seguente: «Agli effetti della presente legge si considera sordo il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che gli abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio».

La relativa pensione è concessa solo nel caso queste condizioni sanitarie vengano accertate e riconosciute dalle relative Commissioni di accertamento.

Oltre a queste condizioni sanitarie è previsto, ai fini dell’erogazione della provvidenza, che l’interessato si trovi in stato di bisogno economico. Per questa seconda condizione vengono annualmente fissati dei limiti di reddito personale che non devono essere superati dal titolare della pensione.

Condizioni:

  • essere di età compresa fra i 18 e i 67 anni di età;
  • essere cittadino italiano o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • non disporre di un reddito personale superiore a Euro 16.982,49;
  • essere stato riconosciuto sordomuto – ora persona sorda (prelinguale o congenita).

Importo 2021: Euro 287,09 per 13 mensilità.

E’ incompatibile con altre provvidenze concesse a seguito della stessa menomazione per causa di guerra, servizio, lavoro.
Al compimento del sessantasettesimo anno di età, la pensione viene trasformata in assegno sociale.

 

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